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Coordinamento No RBM Articolo Corrente
 

RMB

L'RBM è una società per azioni che esegue studi tossicologici per farmaci o altri prodotti chimici, nonchè studi di sviluppo clinico e pre-clinico di nuovi farmaci. Quest'industria si trova nel Bio-Industry Park di Colleretto Giacosa (vicino ad Ivrea, in provincia di Torino).

NO RBM

NO RBM è un Coordinamento di persone singole, gruppi, associazioni. Chiunque si riconosca in quello che affermano e che fanno può sentirsi parte del Coordinamento, e partecipare a modo suo alle iniziative e alla diffusione di informazioni su questo tema.

Come contribuire

Diffondendo materiale informativo e scrivendo ai giornali e alla stessa RBM la vostra opinione sulla sperimentazione animale. Per i dettagli consultate il sito internet del coordinamento.

Contatti

Mail: no_rbm@yahoo.it
Sito internet: http://www.norbm.org/

Querela

Il coordinamento NO RBM è stato di recente oggetto di una querela da parte dell'azienda. Di seguito i nostri commenti sulla vicenda.

  • Mancanza di distinzione tra protesta legale e atti illegali.

    RBM sembra tirare continuamente in ballo alcuni episodi di danneggiamento, minaccie e insulti pervenuti ai danni dei suoi dipendenti. In particolare, alcune automobili di questi ultimi sono state danneggiate con degli acidi. I responsabili di questi episodi non sono mai stati identificati e non hanno niente a che vedere con il coordinamento NO RBM. Troviamo quindi estremamente scorretto usarli contro quest'ultimo.

    Non possiamo poi far altro che preoccuparci per i tentativi di impedire l'attività legale e pacifica del Coordinamento NO RBM. Se usando metodi legali si viene denunciati con richieste di risarcimento di 1 milione di Euro, è chiaro che sempre più gente ricorrerà a metodi illegali. John F. Kennedy aveva affermato: "coloro che rendono impossibile la rivoluzione pacifica renderanno inevitabile una rivoluzione violenta."

    Naturalmente siamo ancora ben lontani da questo passaggio visto che non si può definire violenza il danneggiamento di un oggetto inanimato.

    A dire il vero preferiamo vedere questi atti come dei test di pericolosità per gli acidi che si trovano in commercio. Tali test dimostrano che tali sostanze sono altamente corrosive e d'ora innanzi innumerevoli vite saranno salvate. Si potrebbe obiettare che nessuno ha chiesto il permesso ai proprietari delle auto, ma d'altra parte non risulta che gli sperimentatori chiedano il permesso alle loro vittime. Si potebbe anche obiettare che è ovvio che un acido sia pericoloso e che tale test sia inutile, ma è certamente meno utile versarlo negli occhi e nella gola di un coniglio, cosa che viene fatta abitualmente nei test tossicologici. E poi insomma! Preferite salvare l'auto o il bambino? (*)

  • Uso scorretto del termine Vivisezione

    Il coordinamento NO RBM (e non solo) accusa l'RBM di effettuare esperimenti di vivisezione.

    RBM afferma che questo non è vero in quanto <<Con il termine "vivisezione" si intende comunemente la dissezione anatomica di animali vivi; questa definizione è agevolmente ricavabile dall'etimologia della parola ed e l'unica (se si esclude il significato metaforico del termine) riportata dai più noti dizionari della lingua italiana (Zingarelli, Palazzi, ecc.).>>

    Ma non è vero.

    In primo luogo non è assolutamente vero che il termine "vivisezione" indichi "comunemente" la dissezione anatomica di animali vivi. Al contrario, nel linguaggio comune si usa il termine vivisezione per indicare in generale la sperimentazione animale in tutte le sue forme. Basti pensare alle varie associazioni anti-vivisezioniste, che combattono giustamente ogni forma di sperimentazione su animali.

    E non è neppure vero che questa sia la definizione tecnicamente corretta del termina. Ad esempio lo è secondo il Dizionario Garzanti mentre, ad esempio, il Paravia dice: "Vivivisezione: dissezione anatomica di animali vivi effettuata a scopo di studio e sperimentazione | estens., qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc."

    L'RBM inoltre scrive <<Nè la questione pare essere ignota alla Dott.ssa ******, la quale nelle pagine del Sito web asserisce che "con il termine vivisezione (o sperimentazione animale) si intendono tutte le forme di sperimentazione su animali, non solo quelle che implicano il sezionare animali vivi".>>

    Ma allora dov'è il problema? Il sito presenta una panoramica della vivisezione, spiega chiaramente che il termine "vivisezione" indica ogni forma di sperimentazione animale e usa tale termine in riferimento all'attività svolta dall'RBM.

    • Dove sta l'inganno nei confronti dei visitatori del sito?
    • Dove sta la diffamazione?
  • Gravi ingiurie.

    L'unico punto in cui Noi-Animali.org trova doveroso prendere le distanze dal Coordinamento NO RBM, riguarda espressioni come (citiamo da atti ufficiali della Questura di Torino) "TROIA PUTTANA" rivolte a dipendenti dell'RBM. Le prostitute sono donne sfruttate dalla malavita, che non ammazzano esseri viventi indifesi e che non possono e non devono essere associate ad un mestiere come quello del vivisettore sperimentatore.

(*) Ironizziamo su quella che è la giustificazione più stupida usata dai vivisettori: preferite salvare un topo o un bambino? In realtà la sperimentazione animale non salva nè uno nè l'altro. Uccide gli animali umani e quelli non umani (vedi l'articolo Il costo umano della sperimentazione animale)

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"Perdonare e accettare l'ingiustizia è un atto di vigliaccheria." -- Mohandas Gandhi

 
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